CODA magazine online issue The Color of Magic
Monday, December 1, 2014
Sunday, November 16, 2014
The Biennale Tables in Interior Design Magazine
The Biennale Tables by Anne Senstad in Interior Design Magazine, November 2014 issue.
Available through Art Objectified
Saturday, November 15, 2014
Saturday, November 8, 2014
Abu Dhabi Art Hub/ISEA Dubai installation documentation
Sonoptic Parallels - The Infinitisemal, 2014
An immersive installation at Abu Dhabi Art Hub in conjunction with ISEA Dubai 2014.
Supported by Production network for electronic art, Norway: PNEK.org
By Anne K Senstad
Sound by Catherine Christer Hennix and Chora(s)san - Time-Court Mirage: Blues Dhikr Al-Salam (Blues Al Maqam).
The mixed media installation Sonoptic Parallels , is accompanied with music by the electronic sound pioneer C.C. Hennix and is a collaboration between Senstad and Hennix. The immersive projection installation environment consists of video projections, multiple transparent fabrics , wind, incense, Bedouin carpets and pillows.
Tuesday, October 21, 2014
MAAP Magazine Interview
Link: MAAP Magazine
L’OPERA INFINITA DI ANNE KATRINE SENSTAD
Di andrealiuzza / / interviste ai confini dell'arte
Artista norvegese emigrata a NY, Anne Katrine Sentad utilizza i new media per creare opere minimali e poetiche. Protagonista di un nostro video durante la Biennale 2013, l’abbiamo reincontrata, tra una mostra a Bruges e una a Dubai, per farci raccontare della sua carriera in ascesa
Cara Anne, tu lavori in quasi ogni campo artistico, dal video alla foto all’installazione, con una particolare attenzione per progetti site specific. Come sviluppi i tuoi lavori, qual’é il filo rosso che li lega?
Anche se variano il concept o le tecniche, tutto il mio lavoro ha una cifra formale unica, una sua qualità lirica, minimale, unita a una specie di quieta intensità. Sono attratta dal mondo delle idee e della percezione: come vediamo le cose, come ne facciamo esperienza, come viviamo. I miei lavori sono spesso interconnessi perché uso tecniche che si completano a vicenda: flussi di colore che rimandano a serie fotografiche, video-proiezioni su spazi architettonici o luoghi aperti che documento, generando materiale per nuove opere. Tutti i progetti sono interlacciati, ognuno ha la propria origine nel precedente. E’ come una trasformazione continua.
Anche se variano il concept o le tecniche, tutto il mio lavoro ha una cifra formale unica, una sua qualità lirica, minimale, unita a una specie di quieta intensità. Sono attratta dal mondo delle idee e della percezione: come vediamo le cose, come ne facciamo esperienza, come viviamo. I miei lavori sono spesso interconnessi perché uso tecniche che si completano a vicenda: flussi di colore che rimandano a serie fotografiche, video-proiezioni su spazi architettonici o luoghi aperti che documento, generando materiale per nuove opere. Tutti i progetti sono interlacciati, ognuno ha la propria origine nel precedente. E’ come una trasformazione continua.
I tuoi lavori hanno un impatto sensitivo ma anche un solido background filosofico. Tu parti da una sensazione o da un’idea?
Direi che generalmente comincio da una sensazione, che poi filtro attraverso la ricerca, la riflessione estetica. Altre volte capita che io sia più stimolata da un’idea, faccio una sorta di brainstorming che traccia nuovi possibili sviluppi.
Direi che generalmente comincio da una sensazione, che poi filtro attraverso la ricerca, la riflessione estetica. Altre volte capita che io sia più stimolata da un’idea, faccio una sorta di brainstorming che traccia nuovi possibili sviluppi.
In occasione della Biennale di Venezia 2013, abbiamo realizzato insieme questo video sull’installazione che hai presentato. Quali sono i tuoi ricordi più belli di quell’esperienza?
Questa domanda mi fa venire un sorriso… credo che la cosa più bella sia stato vivere Venezia, il tempo trascorso insieme prima della mostra. E’ stato grandioso lavorare al fianco di altri artisti, assistere in diretta all’allestimento di padiglioni ed eventi collaterali. La mostra in se’, Metamorphoses of the Virtual, aveva pezzi forti e altri meno incisivi. Ma sono soddisfatta della mia installazione Universals, di come abbiamo creato un dialogo tra la videoproiezione e la scultora, il modellino e la serie fotografica. Credo che le simmetrie, lo spazio psicologico dell’installazione abbiano creato un insieme potente.
Questa domanda mi fa venire un sorriso… credo che la cosa più bella sia stato vivere Venezia, il tempo trascorso insieme prima della mostra. E’ stato grandioso lavorare al fianco di altri artisti, assistere in diretta all’allestimento di padiglioni ed eventi collaterali. La mostra in se’, Metamorphoses of the Virtual, aveva pezzi forti e altri meno incisivi. Ma sono soddisfatta della mia installazione Universals, di come abbiamo creato un dialogo tra la videoproiezione e la scultora, il modellino e la serie fotografica. Credo che le simmetrie, lo spazio psicologico dell’installazione abbiano creato un insieme potente.
Se i nostri lettori sono in giro per il mondo, dove potranno vedere tue opere, nei prossimi mesi?
Avrò un sacco di mostre, il che é eccitante. Al momento a NY espongo diverse opere in una collettiva al Shirely Fiterman Art Center. La mia installazione multisensoriale The sugarcane labyrinth sarà presentata alla mostra The nature of now, durante Prospect 3, la Biennale di New Orleans, che apre il 24 ottobre. Dal 30 ottobre all’ISEA Dubai 2014 avrò una video-installazione, con la musica del compositore, filosofo e matematico C.C. Hennix, che poi porterò anche all’Abu Dhabi Art Hub Gallery. A novembre esporrò al Fotofever Paris, grazie alla Galleria MU di Bogota. A marzo 2015, poi, parteciperò ad una serie d’interventi artistici al villaggio beduino di Asir in Arabia Saudita, con l’architetto tedesco Anna Klingmann, il Dipartimento di Architettura della Dar Al-Hekma University di Jeddah e il governo saudita, in concomitanza con una mostra all’Athr Gallery di Jeddah. Jeddah é ormai la capitale dell’arte in Arabia. Altre mie opere saranno visibili alla Triennale di Bruges in Belgio, che apre il 25 maggio 2015. Ho anche una serie fotografica e un’installazione video alla Zhulong Gallery di Dallas, Texas da gennaio 2015.
Avrò un sacco di mostre, il che é eccitante. Al momento a NY espongo diverse opere in una collettiva al Shirely Fiterman Art Center. La mia installazione multisensoriale The sugarcane labyrinth sarà presentata alla mostra The nature of now, durante Prospect 3, la Biennale di New Orleans, che apre il 24 ottobre. Dal 30 ottobre all’ISEA Dubai 2014 avrò una video-installazione, con la musica del compositore, filosofo e matematico C.C. Hennix, che poi porterò anche all’Abu Dhabi Art Hub Gallery. A novembre esporrò al Fotofever Paris, grazie alla Galleria MU di Bogota. A marzo 2015, poi, parteciperò ad una serie d’interventi artistici al villaggio beduino di Asir in Arabia Saudita, con l’architetto tedesco Anna Klingmann, il Dipartimento di Architettura della Dar Al-Hekma University di Jeddah e il governo saudita, in concomitanza con una mostra all’Athr Gallery di Jeddah. Jeddah é ormai la capitale dell’arte in Arabia. Altre mie opere saranno visibili alla Triennale di Bruges in Belgio, che apre il 25 maggio 2015. Ho anche una serie fotografica e un’installazione video alla Zhulong Gallery di Dallas, Texas da gennaio 2015.
Intervista di Andrea Liuzza
Sunday, October 5, 2014
The Nature of Now - Prospect 3
PROSPECT 3 New Orleans Biennial
October 24, 2014 – January 24th, 2015
I'm pleased to announce I will be exhibiting The Sugarcane Labyrinth as an immersive multi sensory installation and premiering the video piece The Swamp, both installations with sound composed by JG Thirlwell. Located in a 1920's New Orleans theatre, the exhibition The Nature of Now serves as a new tapestry; a multi-sensory experience of aesthetic thread, woven together to create a lyrical story focusing on the impasse of nature and man.
Opening reception October 24th, 6-9 pm, 2014
Dance Party 9-11 pm
3308 Magazine Street, New Orleans
Curated by Pamala Bishop
Wednesday, September 17, 2014
Material Way opening September 30th 2014
Material Way
Curated by Kathleen Kucka
SHIRLEY FITERMAN ART CENTER
Opening Reception: Tuesday September 30, 6-9pm
ON VIEW: SEPTEMBER 30 – DECEMBER 1, 2014
81 Barclay St
New York, New York 10007
Today 12:00pm - 6:00pm
Phone (212) 220-8020
For many artists, materials and process are the starting point from which the work is made. These fourteen artists delight in their materials: using everything from paint, canvas, tables, coffee cups, thread and plastic. They experiment with scale, engage the viewer’s sense of play, and transform their materials with unique processes, offering us a startling new vision.”
Artists: Kellyann Burns, Don Christensen, Lauren Clay,
Diana Cooper, Peter Fox, Lisa Hoke, Jae Ko, Holly Miller,
Nicholas Moenich, Paul Pagk, Anne Senstad,
Sandi Slone, Wendy Small, Jan Maarten Voskuil
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